PROGETTO DI SOLIDARIETA'
Fondazione Santina e Adasm-Fism costruiscono un pollaio in Africa
Video dei ringraziamenti alle scuole aderenti al progetto di solidarietà

28/06/2023


Aggiornamento del 28 giugno 2023

Al seguente link

Fondazione Santina e Adasm-Fism di Bergamo costruiscono un pollaio in Africa 

viene riportata la sintesi della visita alle 11 scuole dell'infanzia paritarie che hanno aiutato la Fondazione Santina a costruire un pollaio in Kenya.
A seguito delle donazioni, sono stati distributi da don Gigi ben 1200 libretti di ANASTASIA come segno di ringraziamento.
Inoltre è possibile visionare ben 12 preziosi video, dalla realizzazione del pollaio alle visite fatte da don Gigi alle scuole aderenti al progetto, per i ringraziamenti e la consegna dei libretti.


Buona visione! 

 

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Aggiornamento del 06 marzo 2023

Ecco i video dell'inaugurazione del pollaio nell'orfanotrofio in Kenya!!

 
 
Riportiamo anche il Report di viaggio che ci ha inviato don Gigi:
 
Chembe Joyous Children Home è il nome del povero orfanotrofio che sorge nella zona di Chembe sulla costa dell’Oceano Indiano. L’orfanotrofio è tenuto da Joyce ed il marito Ihbraim: sono due cristiani avventisti del settimo giorno, l’orfanotrofio è riconosciuto dallo Stato del Kenya. Con Jimmy abbiamo conosciuto questo povero orfanotrofio circa 2 anni fa quando abbiamo raccontato la storia di Hamani, vi ricordate? Siamo tornati con Jimmy lo scorso hanno ed allora la direttrice ci ha proposto di costruire il pollaio. Devo dire che questa semplice idea ha avuto una grandissima fortuna in Italia, soprattutto a Bergamo, dove la gente contadina ha salutato con simpatia la semplice idea che ci è costata euro 4200. La terribile pandemia e poi la stupida guerra di Putin che dura ormai da un anno ha imposto alla nostra Associazione una profonda riflessione su cosa realizzare in un tempo di gravi ristrettezze economiche. Il pollaio è una idea fantastica! Come in Messico lo scorso anno è stato realizzare un grande murale dal sapore popolare a favore della pace e contro la violenza. Il Chembe Joyous Children Home è nato il 17 luglio 2012, oggi ospita 24 bambini dai 4 ai 17 anni: sono bimbi abbandonati, orfani o molto poveri. Non vi sono molte risorse. Giovedì 2 marzo incontro la direttrice ed iniziamo così i preparativi per la festa di venerdì 4 marzo giorno della inaugurazione del nostro bellissimo pollaio. Joyce mi vuoi raccontare come è l’orario della giornata nel tuo orfanotrofio?” “Don gigi è molto semplice: i bambini si svegliano alle 5,30 fanno la doccia, preparano la cartella per la scuola e puliscono il dormitorio. Poi alle ore 6,30 fanno la colazione e poi si dirigono a scuola, per alcuni di loro la scuola è qui, perché devi sapere che ospitiamo la scuola primaria di Chembe con un totale di circa 50 bambini. I più grandi escono per la scuola che inizia alle 7. Siamo a loro il pranzo da consumare a scuola, il più delle volte riso e fagioli, oppure ugali… ritornano a casa per le ore 16,30 ed hanno un’ora di ricreazione, poi di nuovo le pulizie per mezz’ora ed alle 18 la cena. Alle 19 fanno i compiti per 2 ore ed alle 21 vanno a dormire.” Mi piace molto tale vita ben organizzata ed in effetti i 24 bambini sono ben puliti ed ordinati. Dopo aver parlato dei bambini mi faccio ben spiegare come sfrutteranno l’iniziativa del pollaio. Ibrahim e Joyce mi accompagnano a vedere la costruzione e mi commuovo è molto semplice e essenziale ma con pochi soldi in Africa si possono fare cose davvero meravigliose! Una grande targa colorata con il nostro logo dice grazie all’ A.D.A.S.M. di Bergamo, l’Associazione degli Asili e Scuole Materne, che attraverso il Presidente Giovanni Battista Sertori ci è stato già vicino lo scorso anno per un’ altra iniziativa in Kenya e lo è quest’anno con il nostro pollaio. Il logo è ben visibile e sigilla una nuova opera di solidarietà. Ihbraim inizia il tour per mostrarci il grande pollaio. “Don gigi il pollaio sviluppa circa 168 ma è molto grande e si compone di due parti, una parte esterna recintata da rete metallica ed una parte in muratura per il.ricovero dei polli notturno. Abbiamo sfruttato il muro di cinta come parete e abbiamo costruito una parete laterale chiusa con lamiere per tettorie e così abbiamo ricavato un grande spazio chiuso” . Attraversiamo la porta entrando nel recinto di rete metallica e realizzo che è davvero bello e grande, respiro profondamente con una grande gioia interiore. Poi Joyce apre la porta ed iniziamo la visita alla parte interna del pollaio, anch’essa è ben grande e robusta, giungiamo così al cuore del pollaio costituito dalla grande incubatrice che può contenere fino a mille uova e Joyce inizia a spiegare: “ Vedi padre la nostra idea è molto semplice, ora abbiamo qui una cinquantina di polli, vorremmo attraverso l’ incubatrice portare la capienza di questo pollaio a 1000 polli per giungere in un anno a 1500 polli. Sai perché? Ogni pulcino lo vendiamo a 200 scellini se ne vendiamo 1000 al mese otteniamo circa 200.000 scellini e con quella somma riusciamo a dare da mangiare ai nostri 24 bambini, se poi arrivassimo a vendere non più pulcini ma polli allora il guadagno si raddoppierebbe vendendo una gallina a circa 500 scellini. Guardo con grande attenzione ai coniugi e vedo in loro grande passione in quello che fanno e poi la mia mente inizia a fare un percorso alternativo e tutto suo, mentre una parte ti me segue le illustrazioni di Joyce e Ibrahim l’ altra parte di me inizia a fare i conti… vediamo un po’, mi ha detto che un pulcino costa 200 scellini il che equivale a 1,47 euro, dunque se ne vende mille sono solo 1470 euro??? E se divido 1470 per 24 bambini ne ricavo che un bimbo costa all’orfanotrofio 61 euro al mese? Sono esterefatto! Come si può vivere con solo 61 euro al mese quando i nostri bimbi in Italia forse costano 61 euro al giorno? Interrompo il tour: devo avere conferme e riappacificare il cervello! Scusa Joyce ma i bambini qui costano 61 euro mese ciascuno?” “Padre, certo che si! Mangiamo riso, fagioli, ugali, pesce e frutta, tutti prodotti poveri e i bimbi non hanno vestiti hanno solo uno o due ricambi! Si è una vita in povertà, ma una povertà dignitosa non hanno certo una televisione, ma una doccia e pulizia quella si!” questi viaggi hanno il potere sempre di ridurmi all’ essenziale e di farmi capire come molte volte il superfluo nella mia vita sia divenuto essenziale, mentre qui la parola essenziale ricupera il suo valore! Spesso a Bergamo io confondo il superfluo con l’ essenziale e lo rendo indispensabile, qui la struttura mentale europea viene smontata, ieri con la piccola Anastasia ho capito come le medicine servano a curare la malattia e non il dolore (con le nostre farmacie trasformate in supermercato contro i diversi dolori che accusiamo… per evitare che la vita possa avere in se una parola chiamata dolore) e lo ho capito da un bravo e giovane dottore, oggi capisco che nella mia vita spesso confondo il superfluo come essenziale, il vivere alcuni giorni qui ricrea le ragioni più profonde del vivere. È vero partire per un viaggio, come dice il video promo dei nostri viaggi di solidarietà, non è solo per scoprire la destinazione, ma scoprire ciò che ti fa andare avanti! Giungiamo così alla bellissima e grande incubatrice che ha assorbito una buona parte del denaro del progetto e con grande cura Ibrahim ci spiega il funzionamento che porta alla nascita dei pulcini in 21 giorni. Mentre Ibrahim spiega mi vengono in mente gli amici di Bergamo felici di questa iniziativa ed anche molti amici preti che condividono con me gioie ed ansie. Guardo il pollaio in questo orfanotrofio povero del Kenya dove un bimbo vive con soli 61 euro al mese e sono felice! Davvero valeva la pena di venire fino a qui per questo bellissimo progetto! Non sono progetti grandi con centinaia di migliaia di euro, progetti semplici, essenziali, poveri, ma dal grande valore di senso! Ringrazio Dio ed il mio Vescovo di concedermi di vivere queste esperienze radicali che spesso mi trovano impreparato, come sempre si è nei confronti di un Dio imprevedibile. E mi sento ridico per le false preoccupazioni ed angoscie. A Gerusalemme Padre Pier artista Pizza alla mi raccomandava negli esercizi spirituali del mese scorso di mettere da parte paure e di iniziare ad assaporare le cose di Dio e di cercare le cose dal sapore eterno..bene questo pollaio grande e povero con la sua forte prospettiva umanitaria mi ricarica dentro. Con Joyce e Ibrahim prepariamo il programma di festa del giorno seguente 3 marzo 2023. Tre sono stati i momenti che più mi hanno commosso: il primo momento sono stati i bellissimi canti dei bimbi vicino al logo coperto del pollaio. Tre di loro con le mani hanno fatto esplodere tre palloncini di plastica gridando: grazie Giovanni Battista! Grazie Gigi! Grazie Jimmy! Il secondo bellissimo momento che sempre mi commuove in tutto il mondo è stato il taglio del nastro e lo scoprire il grande logo: vedere la firma tremula di mia madre Santina apparire sulla parete mi agita sempre profondamente il cuore! Ed infine… davvero simpatico e bello è stato entrare con tutti i bambini nel pollaio con un pollo in mano e liberarli nel loro recinto di rete metallica… in verità la parte più spassosa è stata quella di chiedere ai bambini di catturare uno dei 54 polli che esistono nell’ l’orafnotrofio e che se ne stavano tranquilli. Quando Joyce ha detto loro di prendere i polli sono scoppiato a ridere a crepapelle i poveri polli fuggivano ed i bambini svegli correvano, correvano poi li acciuffavano in un turbinio di piume e felici venivano tenendoli per le zampe anche a me ne sono stati dati addirittura due! Penso che quei polli terrorizzati per un po’ di tempo non faranno più uova!!! E poi i bimbi in fila indiana, piano piano partono dalla.vrande targa all’ ingresso del pollaio, tenedo le galline in alto… per ultimo giungo io, chiudiamo la porta e grido : “uno, due, tre. Lanciate in aria i polli bambini! Io per primo scagliò in alto le.mie due galline e così fanno i bimbi… il tutto finisce tra piume e risate con un saluto corale ai polli: “benvenute nella nuova casa galline e fate tanti pulcini!” con la camicia cosparsa di piume di galline salutiamo i bambini, saltiamo sulla moto e facciamo ritorno a Msabaha sulla moto il vento sparge le piume per il sentiero sterrato, una capra attraversa la strada, ma fortunatamente riusciamo a schivarla. Nel cuore il lancio delle galline in aria e le felici risate dei bambini! 
 

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Riceviamo dalla "Fondazione Santina Onlus" la proposta di sostenere un progetto di solidarietà per i bambini di un poverissimo orfanotrofio in Kenya.

Il Progetto è molto semplice: si tratta di finanziare la costruzione di un pollaio, dotarlo di incubatrice e acquistare 200 galline. Il tutto per un costo di 4.200 euro.

In una terra dove tutto è necessario e che vede un poverissimo orfanotrofio, nelle vicinanze di Malindi, in difficoltà a dar da mangiare ai suoi piccoli ospiti, il pollaio permetterà di allevare polli, avere uova che potranno essere o vendute o utilizzate per l'alimentazione dei piccoli.

Può sembrare un'opera quasi "ridicola" ma, nell'estrema povertà di questa terrra, acquista un valore immenso.

Le scuole che pensano di poter aderire alla proposta di aiuto, anche con pochi euro, ce lo segnalino all'indirizzo mail info@fismbergamo.it

Alle scuole che aderiranno trasmetteremo i dati del conto corrente della Fondazione Santina per l'accredito.

Clicca QUI per accedere al sito della Fondazione con la presentazione del progetto